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Moda,Lyfestyle e sostenibilità

Uno dei settori in cui i temi della sostenibilità sono in stato più avanzato di implementazione è quello della Moda & Lifestyle.

Il settore della Moda & Lifestyle è molto ampio e ricomprende almeno questi codici ATECO:

13 INDUSTRIE TESSILI
14 CONFEZIONE DI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO
15 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E SIMILI
20.42 Fabbricazione di profumi e cosmetici
32.12 Fabbricazione di oggetti di gioielleria e oreficeria
e articoli connessi
32.13 Fabbricazione di bigiotteria e articoli simili
74.1 ATTIVITÀ DI DESIGN SPECIALIZZATE

Per queste attività i temi della Moda sostenibile e circolare, la certificazione nella tessitura e nella filiera, i regolamenti, la strutturazione produttiva e le caratteristiche dei prodotti “green” e socialmente responsabili stanno diventando fondamentali sui mercati globali.

La certificazione, l’analisi di marchi, dei regolamenti e attributi come sostenibile, biodegradabile, organico, e le attese dei consumatori rispetto ai prodotti, nonché l’implementazione di criteri di qualità utili tanto alla soddisfazione dell’acquirente che al perfezionamento della realtà operativa aziendale, oltre agli strumenti di cui le imprese possono valersi per monitorare la propria responsabilità ambientale costituiscono un vantaggio competivo da ricercare.

Per introdurre in azienda i temi della Moda sostenibile e circolare, le aziende devono percorrere una Business trasformation che richiede consulenza specializzata e formazione dedicata.

Per maggiori informazioni Paolo Polverosi 0571-994111

agenzia imprese

Accreditamento Agenzia imprese

All’interno della nostra attività di consulenza relativa agli accreditamenti istituzionali di:

  • agenzie formative,
  • agenzie del lavoro
  • strutture socio-sanitarie,

segnaliamo anche una ulteriore tipologia di accreditamento, di cui curiamo l’istruttoria,quella delle:

  • “Agenzie imprese”.

Tale accreditamento ministeriale permette alle società di servizi, che ottengono lo status di “agenzia per le imprese” di attestare i requisiti previsti dalle normative istituzionali e di diventare punto di riferimento per le imprese nei confronti dei procedimenti verso la pubblica amministrazione, in particolare quelli autorizzativi.

Grazie alle “agenzie per le imprese” il processo di creazione, gestione, trasferimento, cessazione delle attività d’impresa diventa più veloce e certo.

Per maggiori informazioni: Paolo Polverosi 0571-994111

formazione manageriale

Bando Innovazione Economia Circolare Lombardia

Bando Economia Circolare 2021  approvato con Determinazione del S.G. di Unioncamere Lombardia n. 26/2021 del 28 aprile 2021. FAQ aggiornate al 6 maggio 2021

* OBIETTIVO:  favorire la transizione delle piccole e medie imprese lombarde verso un modello di economia circolare, la riqualificazione dei settori e delle filiere lombarde e il riposizionamento competitivo degli interi comparti rispetto ai mercati, rendendo possibile la simbiosi industriale, anche ai fini della ripresa economica in risposta alla crisi pandemica.

* INVESTIMENTI AMMISSIBILI: i seguenti investimenti:

a) Consulenza
b) Investimenti in attrezzature tecnologiche e programmi informatici
c) Assistenza e costi di acquisizione delle certificazioni ambientali di processo e di prodotto
d) Assistenza e costi di acquisizione delle certificazioni tecniche
e) Servizi per l’ingegnerizzazione di software/hardware e prodotti relativi al progetto
f) Tecnologie per l’ingegnerizzazione di software/hardware e prodotti relativi al progetto
g) Materiali e forniture imputabili al progetto (inclusi prototipi)
h) Spese per la tutela della proprietà industriale
i) Spese del personale dell’azienda.

* CHI PUO’ PARTECIPARE: le micro, piccole e medie imprese lombarde che presentino progetti in forma singola o in aggregazione formata da almeno 3 imprese rappresentanti la/le filiera/e.  Il contributo a fondo perduto ha un importo massimo di 120.000,00 euro e un’intensità pari al 40% delle sole spese ammissibili. Ogni impresa o aggregazione di imprese può presentare una sola domanda con un investimento minimo pari a 40.000,00 euro.

* CANDIDATURE: Le domande potranno essere presentate fino alle ore 17:00 del 15 luglio 2021 tramite il portale http://webtelemaco.infocamere.it. Il nucleo di valutazione valuterà i progetti secondo criteri predefiniti.

A disposizione per la nostra consulenza per la domanda e per le certificazioni ambientali di processo e di prodotto e economia circolare, rendicontabile all’interno del bando.

Per maggiori informazioni: Paolo Polverosi https://www.sigmasei.it/presentazione-sigmasei/paolo-polverosi 0571-994111.

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Accreditamento sanitario e socio-sanitario

I requisiti regionali per l’accreditamento sanitario e socio-sanitario costituiscono i fattori di qualità cui devono rispondere i soggetti pubblici e privati; sono ulteriori — e quindi diversi — rispetto a quelli previsti per l’autorizzazione all’esercizio e a quelli dei sistemi di gestione della qualità UNI EN ISO 9001:2015 e, per ciascun fattore, sono previsti livelli differenziati di adesione sulla base di criteri predefiniti.

L’accreditamento per i soggetti privati permette di entrare nel mondo della sanità italiana con le sovvenzioni pubbliche per il privato cittadino a copertura dei costi delle prestazioni individuali.

Sono prevalentemente focalizzati su aspetti strutturali, impiantistici e organizzativi, che, possono determinare importanti, e spesso immediate, ricadute sulla qualità assistenziale.

In particolare per gli aspetti organizzativi si tratta di fattori qualificanti e innovativi che affrontano tematiche di assoluta rilevanza e attualità — governo clinico, rischio clinico, principi a garanzia dei livelli essenziali di assistenza, diritti delle persone — che costituiscono la base per un concreto miglioramento della qualità nell’ambito del Sistema sanitario regionale.

Si tratta di requisiti che, per loro natura, sono soggetti a periodica revisione e aggiornamento, anche sulla base del livello e degli obiettivi di qualità che ogni Regione italiana intende perseguire.

Ogni Regione fissa i requisiti per l’accreditamento istituzionale, che si distinguono in generali, validi per tutte le strutture sanitarie e sociosanitarie, e specifici per settori assistenziali.

Relativamente ai requisiti di carattere generale, sono definite secondo Aree di Valutazione e, per ogni area, sono individuati Ambiti di Qualificazione, articolati in elementi di Qualità Attesa e Fattori di Qualità (requisiti) che la soddisfano.

I Fattori si applicano in modo specifico alle diverse pertinenze, e particolarmente: ai diversi livelli organizzativi

  • Direzione Aziendale
  • Direzione di Presidio
  • Direzione di Unità e alle diverse tipologie di strutture.

Sigma sei supporta i clienti nel percorso di ottenimento dell‘autorizzazione e accreditamento.

Per maggiori informazioni: Paolo Polverosi https://www.sigmasei.it/presentazione-sigmasei/paolo-polverosi 0571-994111.

formazione ambientale

Appalti MEPA e Criteri ambientali Minimi

Criteri Ambientali Minimi (CAM): la gestione attiva dei parametri di sostenibilità

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato, sono definiti nell’ambito di quanto stabilito dal piano per la sostenibilità ambientale dei consumi del settore della pubblica amministrazione (GPP, green public procurenment).

La loro applicazione sistematica ed omogenea consente di diffondere le tecnologie ambientali e i prodotti ambientalmente preferibili e produce un effetto leva sul mercato, inducendo gli operatori economici meno virtuosi ad adeguarsi alle nuove richieste della pubblica amministrazione.

I CAM sono stati introdotti con l’art. 18 della L. 221/2015 e, successivamente, con l’art. 34 recante Criteri di sostenibilità energetica e ambientale del D.Lgs. 50/2016 Codice degli appalti (modificato dal D.Lgs. 56/2017), che ne hanno reso obbligatoria l’applicazione da parte di tutte le stazioni appaltanti.

Oltre alla valorizzazione della qualità ambientale e al rispetto dei criteri sociali, l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi risponde anche all’esigenza della pubblica amministrazione di razionalizzare i propri consumi, riducendone ove possibile la spesa.

Cosa dice la Legge

I GPP sono obbligatori in base all’art. 34 del D. Lgs. 50/2016 “Codice degli appalti”, che prevedono l’adozione dei “Criteri Ambientali Minimi” o “CAM” contenuti nei documenti approvati, o che sono e verranno approvati in seguito, con Decreto Ministeriale, per ogni categoria di prodotto o servizio. In particolare l’obbligo per le stazioni appaltanti è quello di inserire nei bandi di gara almeno le specifiche tecniche e le clausole contrattuali contenute nei documenti di CAM. Al comma 2 lo stesso articolo sancisce che i CAM siano tenuti in considerazione anche ai fini della stesura dei documenti di gara per l’applicazione del criterio dell‘offerta economicamente più vantaggiosa, dando seguito alla raccomandazione, già contenuta nella premessa dei CAM stessi, di inserire nei bandi di gara anche i criteri premianti ivi contenuti.

I servizi offerti da Sigma sei

I servizi riguardano sia la preparazione del catalogo sul MEPA e il suo aggiornamento che le certificazioni di prodotto, con lobiettivo di vincere le gare grazie alla nostra consulenza sulla sostenibilità.

  • Introduzione di software per la gestione degli aggiornamenti automatici dei cataloghi sul MEPA-MePI, gestione RDO;
  • Supporto al rilascio del marchio IMQ-ECO a garanzia che le caratteristiche prestazionali e ambientali dichiarate riguardo a un determinato prodotto, corrispondono al vero, sono misurabili e vengono mantenute nel tempo;
  • Supporto al rilascio certificazione CERTICAM, lo schema che disciplina la certificazione di prodotto rispetto al contenuto di riciclato e/o recu-perato e/o sottoprodotto sulla base dei valori dichiarati dall’Organizzazione che immette i prodotti sul mercato.
  • Supporto sugli approcci e metodologie per la valutazione degli aspetti ambientali ed economici e dei costi esterni del ciclo di vita legate agli appalti pubblici e acquisti verdi (nazionali ed europei) in applicazione della Direttiva 2014/24/UE, recepita in Italia con D. Lgs. n. 50/2016;

Per maggiori informazioni: Paolo Polverosi https://www.sigmasei.it/presentazione-sigmasei/paolo-polverosi 0571-994111.

Contributi nuove imprese giovani e donne

Contributi nuove imprese giovani e donne

Nuove imprese a maggioranza giovani e donne, contributi 20% fondo perduto Finanziamenti 70% tasso zero

Ci sono importanti novità per Nuove Imprese a Tasso Zero, l’incentivo che sostiene le micro e piccole imprese composte in prevalenza o totalmente da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure da donne di tutte le età.

La domanda può essere presentata come persona fisica, in attesa di partire con gli investimenti.

Si amplia la platea dei potenziali beneficiari: possono infatti presentare domanda di finanziamento, non più le imprese costituite entro 12 mesi dalla firma del contratto, ma quelle costituite entro i 5 anni precedenti, con regole e modalità differenti a seconda che si tratti di imprese costituite da non più di 3 anni o da almeno 3 e da non più di 5.

Cambia anche la forma di agevolazione: viene introdotto il fondo perduto in combinazione con il rimborso agevolato.

In dettaglio, le imprese costituite da non più di 3 anni possono presentare progetti di investimento per realizzare nuove iniziative o sviluppare attività esistenti nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo.

Possono contare su un mix di finanziamento fino al 90% del totale della spesa ammissibile di cui il contributo a fondo perduto non può superare il limite del 20%.

Possono anche chiedere un contributo ulteriore, fino al 20% delle spese di investimento, per l’acquisto di materie prime e servizi necessari allo svolgimento dell’attività d’impresa.

Le imprese costituite da almeno 3 anni e da non più di 5, possono invece presentare progetti che prevedono spese per investimento fino a 3 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare attività esistenti, nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo.

Anche in questo secondo caso, le imprese possono contare su un mix di finanziamento fino al 90% del totale della spesa ammissibile di cui il contributo a fondo perduto non può superare il limite del 15%.

A partire dal 19 maggio 2021 sarà possibile presentare la domanda qui https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/nuove-imprese-a-tasso-zero/presenta-la-domanda.

Contributi nuove imprese giovani e donne: a disposizione delle nuove imprese, giovani e donne, per la scrittura del piano d’impresa. Paolo Polverosi https://www.sigmasei.it/presentazione-sigmasei/paolo-polverosi 0571-994111.

Alcune domande saranno assistite pro-bono, gratuitamente, se ritenute di “valore” nell’ambito della “sostenibilità”.

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