fbpx
   

Blog aziendale

Home » Società di consulenza aziendale » Blog aziendale
person putting coin in a piggy bank

Contributi a fondo perduto industria del tessile, della moda e degli accessori

Cos’è
La misura è finalizzata a “sostenere l’industria del tessile, della moda e degli accessori, con particolare riguardo alle start-up che investono nel design e nella creazione, nonché allo scopo di promuovere i giovani talenti del settore del tessile, della moda e degli accessori che valorizzano prodotti made in Italy di alto contenuto artistico e creativo” mediante l’erogazione di contributi a fondo perduto.

A chi si rivolge
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di piccola dimensione ai sensi di quanto previsto nell’allegato I al regolamento (UE) n. 651/2014, di nuova o recente costituzione operanti nell’industria del tessile, della moda e degli accessori, non quotate e che non abbiano rilevato l’attività di un’altra impresa e che non siano state costituite a seguito di fusione.

Progetti ammissibili
Per accedere alle agevolazioni, le imprese che possono beneficiare delle agevolazioni devono presentare progetti di investimento appartenenti alle seguenti tipologie:

  • progetti finalizzati alla realizzazione di nuovi elementi di design;
  • progetti finalizzati all’introduzione nell’impresa di innovazioni di processo produttivo;
  • progetti finalizzati alla realizzazione e all’utilizzo di tessuti innovativi;
  • progetti ispirati ai principi dell’economia circolare finalizzati al riciclo di materiali usati o all’utilizzo di tessuti derivanti da fonti rinnovabili;
  • progetti finalizzati all’introduzione nell’impresa di innovazioni digitali.

Tali progetti, inoltre, devono:

  • essere realizzati dai soggetti beneficiari presso la propria sede operativa ubicata in Italia;
  • prevedere spese ammissibili complessivamente non inferiori a euro 50.000,00 e non superiori a euro 200.000,00;
  • essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • essere ultimati entro 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

Agevolazioni previste
Le risorse disponibili

Le risorse disponibili sono pari a euro 5.000.000,00.

Le spese ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti di investimento, relative a:

  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione;
  • brevetti, programmi informatici e licenze software;
  • formazione del personale inerenti agli aspetti su cui è incentrato il progetto in misura non superiore al 10% dell’importo del progetto;
  • capitale circolante, nel limite del 20% delle spese di cui ai precedenti punti, motivate nella proposta progettuale e utilizzate ai fini del pagamento delle seguenti voci di spesa:
  • materie prime, ivi compresi i beni acquistati soggetti ad ulteriori processi di trasformazione, sussidiarie, materiali di consumo e merci;
  • servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
  • godimento di beni di terzi;
  • personale direttamente impiegato nella realizzazione dei progetti di investimento.

Le agevolazioni
Il contributo è concesso nella misura del 50% delle spese sostenute e ammissibili.

Erogazioni
Le agevolazioni sono erogate in non più di due quote, a seguito della presentazione di apposite richieste da parte delle imprese beneficiarie, in relazione a spese effettivamente sostenute per la realizzazione del progetto.

L’impresa beneficiaria può richiedere l’erogazione della prima quota, pari al 50% delle agevolazioni concesse, successivamente al sostenimento di spese, anche non quietanzate, per un importo pari ad almeno il 50 per cento di quelle ammesse alle agevolazioni. Contestualmente alla predetta richiesta, l’impresa beneficiaria richiede, altresì, la proporzionale erogazione delle agevolazioni commisurate alle esigenze di capitale circolante riconosciute come ammissibili.

L’erogazione del saldo può essere richiesta dall’impresa beneficiaria entro 90 giorni dalla data di ultimazione del progetto, successivamente all’integrale sostenimento delle spese per la realizzazione del progetto.

Termini e modalità di presentazione delle istanze
Lo sportello sarà aperto il 22 settembre 2021 dalle ore 12,00 fino alle ore 18,00 e nei successivi giorni, previa verifica della disponibilità dei fondi, dalle ore 9,00 alle ore 18,00.

A disposizione per la presentazione della domanda. Paolo Polverosi 0571-994111.

apple laptop office connection

Brevetti+ Disegni+ Contributi

Il Bando Disegni+2021 promosso dalla Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale – UIBM del Ministero dello Sviluppo Economico e gestito dall’Unioncamere, intende sostenere la capacità innovativa e competitiva delle PMI attraverso la valorizzazione dei disegni/modelli sui mercati nazionale e internazionale. 
Le risorse finanziarie del Bando Disegni+2021 ammontano a 12.000.000,00 di euro.

Oggetto dell’agevolazione è la realizzazione di un progetto finalizzato alla valorizzazione di un disegno/modello – singolo o di uno o più disegni/modelli appartenenti al medesimo deposito multiplo.

Il disegno/modello deve essere registrato presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) o l’Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) o l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI). In tale ultimo caso tra i Paesi designati deve esserci l’Italia. Il disegno/modello deve essere registrato a decorrere dal 1° gennaio 2019 e comunque in data antecedente la presentazione della domanda di partecipazione ed essere in corso di validità.

Le agevolazioni a fondo perduto sono concesse fino all’80% delle spese ammissibili entro l’importo massimo di euro 60.000,00 (sessantamila) e nel rispetto degli importi massimi previsti:

TIPOLOGIA DI SERVIZIOIMPORTO MASSIMO AGEVOLAZIONE
Ricerca sull’utilizzo di materiali innovativi€ 5.000,00
Realizzazione di prototipi€ 13.000,00
Realizzazione di stampi€ 35.000,00
Consulenza tecnica per la catena produttiva finalizzata alla messa in produzione del prodotto/disegno€ 8.000,00
Consulenza tecnica per certificazioni di prodotto o di sostenibilità ambientale€ 5.000,00
Consulenza specializzata nell’approccio al mercato (es. business plan, piano di marketing, analisi del mercato, progettazione layout grafici e testi per materiale di comunicazione offline e online) e per la valutazione tecnico-economica del disegno/modello€ 8.000,00
Consulenza legale per la tutela da azioni di contraffazione€ 2.500,00

Sono riconosciute ammissibili le spese per l’acquisizione dei servizi specialistici esterni sostenute successivamente alla data di registrazione del disegno/modello e in ogni caso non antecedenti alla data dell’avviso relativo al Bando Disegni+2021.

Il disegno/modello può essere oggetto di una sola domanda di partecipazione e non deve essere già stato agevolato dai bandi Disegni +2, Disegni+3 e Disegni+4. 

Può essere agevolata soltanto una domanda per impresa.

Le domande possono essere presentate dal 28 settembre 2021 per brevetti+ e dal 19 ottobre 2021 per disegni+.

Per maggiori informazioni: Paolo Polverosi 0571-994111.

Ambienti di lavoro: le Misurazioni specifiche

E’ in corso nel 2021 un ritorno dei lavoratori,nei luoghi di lavoro, dopo la vaccinazione di massa.

Anche il mondo virtuale e un economia digitale richiede una presenza fisica.

E’ anche cambiata l’attenzione delle persone alla salubrità e all’igiene sui luoghi di lavori.

Parole che nell’ambito dell’igiene e sicurezza dei luoghi di lavoro sono state spesso trascurate come:

  • Microclima,
  • Aerazione,Ventilazione naturale e artificiale,
  • Inquinanti (polveri fini particelle PM 1,2,5, PM10, composti volatili organici (VOC), formaldeide, C02, ozono localizzato),
  • Rumore, vibrazioni,
  • Campi elettromagnetici, radiazioni, Radon,
  • Umidità, temperatura,
  • Pulizia e sanificazione.

adesso sono la lente di attenzione dei lavoratori, a seguito della pandemia COVID-19.

E’ obbligo del datore di lavoro effettuare misurazioni specifiche sugli agenti fisici e la salubrità degli ambienti di lavoro secondo Il Testo Unico di sicurezza sul lavoro, D.lgs.vo 81.08 e s.m).

Ma anche una opportunità per riprogettare spazi sociali di benessere delle persone.

La trasformazione digitale nelle imprese passa attraverso la valorizzazione delle persone, grazie ad un ambiente di lavoro attento ai loro bisogni.

Sigma sei supporta le imprese in queste valutazioni con nuovi misuratori ambientali per valutare la salubrità e igiene dei luoghi di lavoro, siano essi uffici, scuole, ambienti produttivi e per tutte le tipologie di ambienti (ambienti moderati, ambienti severi caldi e ambienti severi freddi). Le valutazioni dei rischi sono effettuate in accordo con le specifiche norme tecniche di riferimento, tra le quali UNI EN ISO 15265, UNI EN ISO 7730, UNI EN ISO 7243, UNI EN ISO 7933, UNI EN ISO 11079 e UNI EN ISO 15743.

Per ulteriori informazioni sulle misurazioni di agenti fisici, quali: rumore, vibrazioni, radiazioni ottiche artificiali, campi elettromagnetici; e sulla valutazione del rischio microclima, contattateci.

Paolo Polverosi https://www.sigmasei.it/presentazione-sigmasei/paolo-polverosi 0571-994111.

rolls of assorted fabrics and textiles and sewing patterns inside tailor atelier

Le nuove Linee Guida 231 di Confindustria

A giugno 2021, Confindustria ha pubblicato una nuova e aggiornata versione delle proprie Linee Guida che, andando a sostituire quelle emanate nel 2014, ha introdotto alcune modifiche necessarie a rendere tale strumento al passo con le innovazioni legislative che hanno riguardato il sistema 231 negli ultimi anni.

Il Ministero della Giustizia ha approvato la nuova versione delle Linee Guida di Confindustria per l’adozione dei modelli organizzativi 231, che forniscono alle imprese indicazioni metodologiche utili per l’elaborazione dei modelli di Governance aziendale.

L’ultimo aggiornamento ha riguardato sia la parte generale che quella speciale, con interventi puntuali su diversi temi.

Nella parte generale le principali novità riguardano: la disciplina del whistleblowing, gli aggiornamenti conseguenti alla Legge Spazzacorrotti e l’opportunità di valorizzare un approccio integrato alla compliance.

Nella parte speciale le linee guida sono state invece integrate con paragrafi dedicati alle nuove fattispecie di reato presupposto della responsabilità 231 (es. corruzione privata, caporalato, abusi di mercato, autoriciclaggio e riciclaggio, traffico di influenze illecite, reati tributari, contrabbando, reati di peculato).

L’importanza del modello organizzativo nel sistema di ‘responsabilità 231’ è centrale perché, in caso di commissione di un reato, la condizione fondamentale affinché l’ente possa evitare sanzioni è proprio la dimostrazione di aver di aver adottato “efficacemente” un tale strumento di organizzazione e gestione.

Rispetto al passato, al di là del necessario allineamento alle nuove fattispecie di reato introdotte nel decreto 231/01, il nuovo documento presenta alcune novità di sicuro interesse.

In primo luogo, viene introdotto un accenno ai sistemi di compliance integrati. Segnala Confindustria che la non conformità alla normativa vigente (anche di natura extra-penale) comporta per le imprese un rischio sempre maggiore in termini sia economici, sia reputazionali: l’applicazione di una sanzione, penale o amministrativa, è infatti quasi sempre sinonimo di perdite finanziarie più gravose dei costi necessari a garantire preventivamente l’aderenza dell’impresa alle norme che ne regolano l’attività.

In quest’ottica, l’invito di Confindustria è di valutare l’adozione, non di plurimi meccanismi di controllo distinti, ma di un sistema di compliance organico. Difatti, una pluralità di processi può portare alla duplicazione di ruoli e di controlli e generare inefficienza; viceversa un sistema di compliance unitario, basato su processi che comunicano tra loro, può consentire l’ottimizzazione delle attività in termini di risorse umane ed economiche.

Inoltre, le nuove Linee Guida prendono in considerazione l’introduzione all’interno del Decreto 231/01 (avvenuta nel 2017) dell’istituto del ‘whistleblowing’, ossia dell’obbligo per gli enti di implementare un sistema che consenta ai lavoratori di segnalare eventuali violazioni del modello o, più in generale, commissioni di illeciti all’interno dell’azienda, senza che da ciò derivino ritorsioni nei loro confronti.

Infine, Confindustria introduce alcuni suggerimenti in materia di organizzazione e composizione dell’organismo di vigilanza (OdV), ossia dell’organo societario cui spetta il compito di vigilare sull’adeguatezza e sull’effettiva applicazione del modello organizzativo.

A tal riguardo, rispetto alle precedenti versioni, il nuovo documento segnala la possibilità di prevedere tre distinte forme di composizione dell’OdV: coincidente con il Collegio Sindacale (in quanto già onerato ai sensi del codice civile del controllo sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo della società), creato ad hoc a composizione mista (soggetti esterni all’ente e soggetti già facenti parte del sistema di controllo interno), a totale composizione esterna, con la raccomandazione, per quest’ultima ipotesi, che sia garantita un’effettiva interazione tra i componenti esterni e i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno.

Per maggiori informazioni sulla personalizzazione del modello alla vostra realtà aziendale: Paolo Polverosi, 0571.994111

calculator and notepad placed over stack of usa dollars

Contributo a fondo perduto alternativo del Decreto “Sostegni bis”

L’Agenzia delle entrate ha emanato il provvedimento datato 2 luglio 2021.

Dal 5 luglio 2021 e fino al 2 settembre 2021, è possibile inviare le richieste di contributo a fondo perduto alternativo ai contributi automatici, di cui al Dl Sostegni bis.

Per il calcolo degli importi occorre distinguere tra chi ha beneficiato del contributo del Decreto Sostegni e chi no.

Nel primo caso (soggetti che hanno beneficiato del contributo di cui all’art. 1 D.L. n. 41/2021), sulla differenza di fatturato o corrispettivi medi mensili del periodo sopra indicato, si applicano l eseguenti percentuali:

a) 60% per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a centomila euro; 

b) 50% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a centomila euro e fino a quattrocentomila euro; 

c) 40% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a quattrocentomila euro e fino a 1 milione di euro; 

d) 30% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro; 

e) 20% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.

Invece, chi non ha beneficiato del vecchio contributo applica le seguenti percentuali:

a) 90% per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a centomila euro; 

b) 70% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a centomila euro e fino a quattrocentomila euro; 

c) 50% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a quattrocentomila euro e fino a 1 milione di euro; 

d) 40% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro; 

e) 30% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.In tutti i casi non si può ottenere un importo superiore a 150 mila euro.

Per richiedere il contributo occorre trasmettere, direttamente o tramite un intermediario abilitato, apposita istanza mediante i canali telematici dell’Agenzia delle entrate ovvero mediante il servizio web disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia delle entrate a partire dal 5 luglio 2021, mentre la trasmissione tramite i canali telematici Entratel/Fisconline può essere effettuata dal 7 luglio 2021.

La trasmissione dell’Istanza può essere effettuata a partire dal 5 luglio 2021 e non oltre il 2 settembre 2021.

old books and globe in library

Governance 231 e reati doganali

La legge 157/2019, oltre a inasprire le pene previste per alcune delle fattispecie regolate dal Dlgs 74/2000, ha introdotto importanti novità connesse al Dlgs 231/2001 che tramite il nuovo articolo 25- quinquiesdecies estende la responsabilità amministrativa degli enti/ società in caso della commissione dei reati tributari.

Particolare attenzione va posta agli effetti recati dal Dlgs 75/2020 che ha dato attuazione alla «Direttiva Protezione interessi finanziari PIF» n. 2017/1371/UE, relativa alla lotta contro le frodi che ledono gli interessi finanziari della Unione Europea.

In particolare, il decreto Pif ha introdotto alcune modifiche alla disciplina delle violazioni doganali contenuta nel Dpr 43/1973, Testo unico delle leggi doganali.

La depenalizzazione, come ora rimodulata post direttiva Pif, risulta limitata alle sole condotte di contrabbando per le quali i diritti di confine dovuti siano inferiori o uguali alla soglia di 10mila euro, significando che per i casi in cui i diritti di confine in parola risultino superiori (anche di poco) a tale soglia, può essere (ri)contestato il reato di contrabbando doganale.

I reati di contrabbando doganale, consistenti nella condotta di chi introduce nel territorio dello Stato, in violazione delle disposizioni in materia doganale, merci sottoposte ai diritti di confine, sono contemplati dall’articolo 282 all’articolo 295 del Tuld.

Si considerano «diritti doganali» (nell’ambito dei quali sono ricompresi i «diritti di confine») tutti quei diritti che la dogana è tenuta a riscuotere in forza di una legge, in relazione alle operazioni doganali.

Fra i diritti doganali, costituiscono «diritti di confine»: i dazi di importazione e quelli di esportazione; i prelievi e le altre imposizioni all’importazione o all’esportazione previsti dai regolamenti comunitari e dalle relative norme di applicazione; per quanto concerne le merci in importazione, i diritti di monopolio, le sovrimposte di confine e ogni altra imposta o sovrimposta di consumo a favore dello Stato. Per le merci soggette a diritti di confine, il presupposto dell’obbligazione tributaria è costi- tuito relativamente alle merci estere, dalla loro destinazione al consumo entro il territorio doganale.

Un ulteriore effetto della direttiva Pif, ex articolo 5 del Dlgs 75/2020, è l’inserimento dei delitti di contrabbando disciplinati dal Tuld tra i reati presupposto 231.

In particolare, all’articolo 25- quinquiesdecies del Dlgs 231/2001, viene introdotto il comma 1-bis, il quale prevede che in relazione alla commissione di alcuni reati tributari di più grave rilevanza previsti dal Dlgs 74/2000, commessi nell’ambito di sistemi fraudolenti transfrontalieri e al fine di evadere l’Iva per un importo complessivo non inferiore a 10 milioni , alla società si applicano sanzioni pecuniarie che vanno da 300 a 400 quote (una quota va da un minimo di 258 a un massimo di 1.549 euro secondo l’articolo 10, comma 3, del Dlgs 231/2001).

Inoltre, il medesimo articolo 5, al comma 1, lettera d), inserisce l’articolo 25-sexiesdecies al Dlgs 231/2001, prevedendo l’applicazione della sanzione pecuniaria fino a 200 quote in caso di commissione dei reati di contrabbando meno gravi, previsti dal Tuld, ovvero per un importo superiore a 10.001 euro e fino a 100mila euro.

La sanzione pecuniaria in capo alla società risulta raddoppiata, cioè fino a 400 quote, nell’ipotesi di cui al comma 2 dell’articolo 25- sexiesdecies, quando i diritti di confine dovuti superano l’importo di 100mila euro.

Per maggiori informazioni sul Modello organizzativo e gestionale in applicazione del Dlgs 231/2001: Paolo Polverosi, 0571-994111.

Bisogno di informazioni?