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Bando MISE Rinnovabili e batterie, riapertura dal 28.11.22

A partire dalle ore 12 di lunedì 28 novembre le imprese potranno presentare domanda per gli investimenti nei settori delle rinnovabili e delle batterie attraverso lo strumento dei Contratti di sviluppo.

 Le risorse a disposizione, stanziate nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), sono pari a circa 360 milioni di euro.

 Saranno finanziati programmi di sviluppo relativi ai seguenti ambiti:

  • Tecnologia PV (PhotoVoltaics), con particolare riferimento ai pannelli fotovoltaici innovativi ad alto rendimento;
  • Industria eolica, in relazione agli aerogeneratori di nuova generazione e taglia medio-grande;
  • Batterie, a sostegno della produzione nel settore.

I Contratti di sviluppo sostengono programmi di investimento di grandi dimensioni, che possono essere realizzati da una o più imprese, anche in forma congiunta.

 Le domande di agevolazione dovranno essere presentate a Invitalia, soggetto gestore della misura, entro il 28 febbraio 2023.

Disponibili 360 milioni per sostenere i nuovi programmi di sviluppo.

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Ricerca e sviluppo Green

Cosè

La misura è destinata al sostegno dei progetti di imprese ammesse ai finanziamenti agevolati del FRI (Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca), e prevede la concessione di contributi a sostegno delle attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e, per le PMI, di industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo

A chi si rivolge
Imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta.

Cosa finanzia
L’intervento sostiene progetti coerenti con gli ambiti di intervento del Green New Deal italiano, con particolare riguardo agli obiettivi di:

  • decarbonizzazione dell’economia
  • economia circolare
  • riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi
  • rigenerazione urbana
  • turismo sostenibile
  • adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico

Gli investimenti per l’industrializzazione, che sono ammessi esclusivamente per le PMI, devono avere un elevato contenuto di innovazione e sostenibilità, ed essere volti a diversificare la produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi ovvero a trasformare radicalmente il processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente. Possono essere ammessi distintamente ovvero insieme ad un progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’ambito di un programma integrato presentato per l’ottenimento di agevolazioni, alle condizioni previste dal decreto.

I progetti ammissibili inoltre devono:

  • essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale
  • prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 3 milioni e non superiori a 40 milioni di euro
  • avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni

Procedura di accesso
Le imprese accedono alle agevolazioni secondo due distinte procedure:

  • a sportello, per i programmi di importo non inferiore a 3 milioni e non superiore a 10 milioni di euro, con un massimo di tre imprese partecipanti
  • negoziale, per i programmi di importo superiore a 10 milioni e non superiore a 40 milioni di euro, con un massimo di cinque imprese partecipanti.

Termini e modalità di presentazione delle domande
I termini e le modalità per la presentazione delle domande sono stati stabiliti con il decreto direttoriale 23 agosto 2022.

Le imprese possono presentare la domanda esclusivamente on line, a partire dal 17 novembre 2022, anche in forma congiunta.

A partire dal 4 novembre 2022 sarà possibile avviare la procedura di precompilazione delle domande accreditandosi all’area riservata, accessibile dal sito del Soggetto gestore.

Le agevolazioni
Finanziamenti agevolati del FRI di importo pari al 60% dei costi di progetto, accompagnati da finanziamenti bancari per il 20% e in presenza di idonea attestazione creditizia.

Contributi a fondo perduto, per una percentuale massima delle spese e dei costi ammissibili di progetto:

  • pari al 15 per cento come contributo alla spesa, a sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e per l’acquisizione delle prestazioni di consulenza relative alle attività di industrializzazione;
  • pari al 10 per cento come contributo in conto impianti, per l’acquisizione delle immobilizzazioni oggetto delle attività di industrializzazione.
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Bando Marchi Collettivi 2022

Cos’è
Il Bando Marchi Collettivi 2022 sostiene le attività di promozione all’estero di marchi collettivi e di certificazione.

La misura è promossa dal Ministero e gestita da Unioncamere.

A chi si rivolge
Associazioni rappresentative delle categorie
consorzi di tutela di cui all’art. 53 della legge 24 aprile 1998, n.128
altri organismi di tipo associativo o cooperativo.

Cosa finanzia
Le agevolazioni sono concesse a fronte di iniziative di promozione all’estero del marchio collettivo o di certificazione (ad esempio fiere, eventi o altre azioni di comunicazione) .

L’importo massimo dell’agevolazione in favore di ciascun soggetto beneficiario non può superare 150 mila euro.

Risorse
Le risorse finanziarie disponibili ammontano a circa 2,5 milioni di euro.

Termini presentazione domande
Le domande possono essere presentate al soggetto gestore, dal 22 novembre al 22 dicembre 2022.

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Investimenti sostenibili 4.0


Cos’è
Investimenti sostenibili 4.0 è un regime di aiuto per il sostegno, nell’intero territorio nazionale, di nuovi investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili. L’obiettivo è favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa, al fine di superare la contrazione indotta dall’emergenza Covid e di orientare la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico.

La misura prevede la concessione e l’erogazione di agevolazioni in favore di programmi di investimento proposti da micro, piccole e medie imprese conformi ai vigenti principi di tutela ambientale e ad elevato contenuto tecnologico, coerente con il piano Transizione 4.0, con priorità per quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione europea e per quelli volti, in particolare, a:

  • favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare;
  • migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa.

Quadro di riferimento
La misura, istituita con il decreto ministeriale 10 febbraio 2022, si pone in continuità con gli interventi promossi dai bandi “Macchinari Innovativi” (decreti ministeriali del 9 marzo 2018 e del 30 ottobre 2019), rispetto ai quali presenta comunque significativi elementi di novità.

A chi si rivolge
Le agevolazioni sono concesse alle micro, piccole e medie imprese (PMI)

Cosa finanzia
I programmi di investimento devono:

  • prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. e l’ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma
  • essere diretti all’ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione, funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva
  • essere realizzati presso un’unità produttiva localizzata nel territorio nazionale
  • rispettare le seguenti soglie di importo delle spese ammissibili:nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, spese ammissibili non inferiori complessivamente a un milione di euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda
  • prevedere un termine di ultimazione non successivo a dodici mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
  • Per i programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità, sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all’impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo nell’ambito dell’attività di valutazione dell’istanza prevista per l’accesso alle agevolazioni.

Attività economiche ammesse
Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ad alcuni settori caratterizzati da limitazioni derivanti dalle disposizioni europee di riferimento (siderurgia; estrazione del carbone; costruzione navale; fabbricazione delle fibre sintetiche; trasporti e relative infrastrutture; produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture) o a programmi di investimento che, arrecando un danno significativo agli obiettivi ambientali definiti a livello europeo, non garantiscono il rispetto del principio DNSH (Do No Significant Harm, “non arrecare un danno significativo”).

Sono inoltre ammesse le attività di servizi alle imprese elencate nell’allegato 4 del decreto 10 febbraio 2022.

Spese ammissibili
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento di cui all’articolo 6 del decreto 10 febbraio 2022, relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardino:

  • macchinari, impianti e attrezzature
  • opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili
  • programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a)
  • acquisizione di certificazioni ambientali
  • Per i progetti di investimento volti al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa, sono, inoltre, ammissibili le spese aventi ad oggetto servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica di cui al decreto legislativo 4 luglio 2014 n. 102, nei limiti del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili e a condizione che l’effettuazione della diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio per l’impresa ai sensi della normativa di riferimento.

Le agevolazioni
Le agevolazioni sono concesse, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalla sezione 3.13 del Temporary framework, nella forma del contributo in conto impianti, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili determinata in funzione del territorio di realizzazione dell’investimento e della dimensione delle imprese beneficiarie. In particolare:

  • per i programmi di investimento da realizzare nei territori delle Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, il contributo massimo è pari al 35% per le imprese di micro e piccola dimensione e al 25% delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione

Termini e modalità di presentazione delle domande
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello. Le domande di agevolazione devono essere presentate, esclusivamente per via telematica.

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Check up e pianificazione strategica: bando camerale Parma

Nel contesto di emergenza economica generato dalla pandemia, dalla penuria di materie prime e dalla crisi bellica, la Camera di commercio di Parma ha approvato un nuovo bando che ha lo specifico obiettivo di favorire la diffusione, tra le micro, piccole e medie imprese, della cultura finanziaria e l’adozione di una visione critica e consapevole delle problematiche aziendali, anche per prevenire lo stato di crisi dell’impresa.

I contributi a fondo perduto sono infatti destinati alla realizzazione di interventi di check up economico-finanziario, check up organizzativo-gestionale, pianificazione strategica e business plan.

Domande in modalità telematica dal 20 settembre al 20 ottobre 2022

Chi può presentare domanda?

Le imprese che, alla data di presentazione della domanda, abbiano questi requisiti:

siano micro, piccole o medie imprese come definite dall’Allegato I al Regolamento UE n. 651/2014;
siano iscritte e attive al Registro delle Imprese;
abbiano sede legale e operativa nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Parma.

Gli interventi finanziabili

  • CHECK UP ECONOMICO-FINANZIARIO:

l’intervento è diretto ad analizzare la redditività operativa e generale e lo stato di solvibilità e di solidità dell’impresa; a effettuare l’analisi storica e prospettica dell’andamento finanziario anche a fronte dell’evoluzione attesa del mercato, evidenziando le tensioni che potrebbero mettere in dubbio la continuità aziendale; a individuare gli interventi più idonei per prevenire ed eventualmente gestire situazioni di difficoltà economico-finanziaria nei rapporti con clienti, fornitori e finanziatori (vedi schema guida di cui all’allegato A del presente Bando).

  • CHECK UP ORGANIZZATIVO-GESTIONALE:

l’intervento ha la finalità di controllare che vi sia coerenza fra la strategia dell’impresa e la sua struttura organizzativa e che i processi aziendali siano gestiti in maniera efficiente ed efficace, nonché di verificare la fattibilità e l’introduzione di un sistema di budgeting e controllo di gestione (vedi schema guida di cui all’allegato B del presente Bando).

  • PIANIFICAZIONE STRATEGICA E BUSINESS PLAN:

l’intervento, partendo dalla diagnosi del posizionamento strategico e dall’analisi dei dati storici, è diretto a valutare la definizione / ridefinizione delle strategie dell’impresa, con individuazione del progetto imprenditoriale e la produzione dei relativi output economico-patrimoniali-finanziari prospettici (vedi schema guida di cui all’allegato C del presente Bando).

Spese ammissibili e ammontare del contributo

Sono ammissibili le spese relative all’acquisizione dei servizi professionali per la realizzazione del check-up economico-finanziario, del check-up organizzativo-gestionale, della pianificazione strategica e business plan.

Il contributo è corrisposto in misura pari al 50% delle spese documentate e comunque sino ad un massimo di € 2.500,00 per ciascuno degli interventi. Nel caso in cui l’impresa realizzi più interventi, il contributo, sempre in misura pari al 50% delle spese documentate e ritenute ammissibili, sarà concesso sino ad un massimo di € 5.000.

Sono ammesse a contributo spese non inferiori a euro 1.000,00 ad intervento. Le spese possono essere sostenute dalla data di apertura del bando (20/09/2022) fino al 15/02/2023.

L’impresa potrà avvalersi di uno più fornitori specializzati nella valutazione strategica e finanziaria delle imprese:

  • consulenti singoli o società di consulenza come Sigma sei;
  • professionisti iscritti ad un albo professionale legalmente riconosciuto o lo studi associati;
  • associazioni di categoria o strutture di servizi ad esse collegate.

Come si presenta la domanda

Le richieste di contributo devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, all’interno del sistema Webtelemaco di Infocamere – Servizi e-gov, dalle ore 9:00 del 20/09/2022 alle ore 21:00 del 20/10/2022.

Valutazione, graduatoria e concessione del contributo

La valutazione delle domande avverrà con una procedura a sportello secondo l’ordine cronologico di presentazione. Al termine della valutazione delle domande, verrà formata la graduatoria sulla base dell’ordine cronologico di presentazione delle domande, attestato dalla data e ora di ricezione della domanda telematica. La graduatoria darà atto delle domande “ammesse e finanziabili”, delle domande “ammesse non finanziabili” per esaurimento delle risorse disponibili e delle domande “non ammesse”.

Rendicontazione ed erogazione del contributo

L’erogazione del contributo avverrà dopo l’invio della rendicontazione da parte dell’impresa beneficiaria. Il termine ultimo per la rendicontazione è il 15/02/2023.

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Fondo imprese creative 

Fondo imprese creative, dal 6 settembre apre lo sportello.

Al via dal 6 settembre l’apertura dello sportello per accedere alle agevolazioni del Fondo Imprese Creative*.

Si tratta in particolare del CAPO III del decreto interministeriale 19 novembre 2021, promosso dal Ministero dello Sviluppo economico, insieme al Ministero della Cultura e gestito Invitalia, che finanzia le micro, piccole e medie imprese operanti in qualunque settore che intendono acquisire un supporto specialistico nel settore creativo e introdurre innovazioni di servizio, prodotto o processo.

Le agevolazioni per la realizzazione dei programmi di investimento sono concesse, fino a una percentuale massima di copertura delle spese ammissibili pari all’80% per un importo massimo pari a 10.000,00 euro.

I servizi specialistici dovranno essere erogati da imprese creative e riguardare i seguenti ambiti strategici:

  • azioni di sviluppo di marketing e sviluppo del brand
  • design e design industriale
  • incremento del valore identitario del company profile
  • innovazioni tecnologiche nelle aree della conservazione, fruizione e commercializzazione di prodotti di particolare valore artigianale, artistico e creativo

La presentazione prevede due fasi, una prima fase di compilazione e una fase successiva di invio.

La compilazione delle domande è possibile dalle ore 10.00 del 6 settembre 2022.

La presentazione delle stesse sarà possibile dalle ore 10.00 del 22 settembre 2022.

*Elenco delle Imprese creative ammissibili da cui acquisire i servizi (Classificazione ATECO 2007)

  • Codice Ateco 13.10.00 Preparazione e filatura di fibre tessili;
  • Codice Ateco 13.20.00 Tessitura;
  • Codice Ateco 13.91.00 Fabbricazione di tessuti a maglia;
  • Codice Ateco 13.92.10 Confezionamento di biancheria da letto, da tavola e per l’arredamento;
  • Codice Ateco13.92.20 Fabbricazione di articoli in materie tessili nca;
  • Codice Ateco 13.93.00 Fabbricazione di tappeti e moquette;
  • Codice Ateco 13.94.00 Fabbricazione di spago, corde, funi e reti;
  • Codice Ateco 13.95.00 Fabbricazione di tessuti non tessuti e di articoli in tali materie (esclusi gli articoli di abbigliamento);
  • Codice Ateco 13.96.10 Fabbricazione di nastri, etichette e passamanerie di fibre tessili;
  • Codice Ateco 13.99.10 Fabbricazione di ricami;
  • Codice Ateco 13.99.20 Fabbricazione di tulle, pizzi e merletti;
  • Codice Ateco 14.11.00 Confezione di abbigliamento in pelle e similpelle;
  • Codice Ateco 14.13.20 Sartoria e confezione su misura di abbigliamento esterno;
  • Codice Ateco 14.19.10 Confezioni varie e accessori per l’abbigliamento;
  • Codice Ateco 15.12.09 Fabbricazione di altri articoli da viaggio, borse e simili, pelletteria e selleria;
  • Codice Ateco 16.10.00 Taglio e piallatura del legno;
  • Codice Ateco 16.2 Fabbricazione di prodotti in legno, sughero, paglia e materiali da intreccio;
  • Codice Ateco 16.29.19 Fabbricazione di altri prodotti vari in legno (esclusi i mobili);
  • Codice Ateco 16.29.20 Fabbricazione dei prodotti della lavorazione del sughero;
  • Codice Ateco 16.29.30 Fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio;
  • Codice Ateco 16.29.40 Laboratori di corniciai;
  • Codice Ateco 17.29 Fabbricazione di altri articoli di carta e cartone;
  • Codice Ateco 18.1 Stampa e servizi connessi alla stampa;
  • Codice Ateco 18.13 Lavorazioni preliminari alla stampa e ai media;
  • Codice Ateco 18.14 Legatoria e servizi connessi;
  • Codice Ateco 18.20 Stampa e riproduzione di supporti registrati;
  • Codice Ateco 23.19.20 Lavorazione di vetro a mano e a soffio artistico;
  • Codice Ateco 23.41.00 Fabbricazione di prodotti in ceramica per usi domestici e ornamentali;
  • Codice Ateco 23.49.00 Fabbricazione di altri prodotti in ceramica;
  • Codice Ateco 23.70.20 Lavorazione artistica del marmo e di altre pietre affini, lavori in mosaico;
  • Codice Ateco 25.99.30 Fabbricazione di oggetti in ferro, in rame ed altri metalli;
  • Codice Ateco 26.52 Fabbricazione orologi;
  • Codice Ateco 31.09.05 Finitura mobili;
  • Codice Ateco 32.1 Fabbricazione d gioielleria, bigiotteria e articoli connessi, lavorazione delle pietre preziose;
  • Codice Ateco 32.2 Fabbricazione di strumenti musicali;
  • Codice Ateco 32.4 Fabbricazione di giochi e giocattoli;
  • Codice Ateco 58.11Edizione di libri;
  • Codice Ateco 58.14 Edizione di riviste e periodici;
  • Codice Ateco 58.19.00 Altre attività editoriali;
  • Codice Ateco 58.21 Edizione di giochi per computer;
  • Codice Ateco 59 Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi, di registrazioni musicali e sonore;
  • Codice Ateco 60.10.00 Trasmissioni radiofoniche;
  • Codice Ateco 60.20.0 Programmazione e trasmissioni televisive;
  • Codice Ateco 62.01 Produzione di software non connesso all’edizione;
  • Codice Ateco 63.12 Portali web;
  • Codice Ateco 70.21 Pubbliche relazioni e comunicazione;
  • Codice Ateco 71.1 Attività degli studi di architettura, ingegneria ed altri studi tecnici,
  • Codice Ateco 73.11 Agenzie pubblicitarie;
  • Codice Ateco 74.1 Attività di design specializzate;
  • Codice Ateco 74.20.1 Attività di riprese fotografiche;
  • Codice Ateco 74.20.2 Laboratori fotografici per lo sviluppo e la stampa;
  • Codice Ateco 90 Attività creative, artistiche e di intrattenimento, con esclusione del Codice
    90.03.01 Attività dei giornalisti indipendenti;
  • Codice Ateco 91.0 Attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali;
  • Codice Ateco 95.24 Riparazione di mobili e di oggetti di arredamento; laboratori di tappezzeria; – Codice Ateco 95.25 – Riparazione orologi.
Bisogno di informazioni?