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Riduzione tasso INAIL 2022

Pubblicata la guida alla compilazione e una versione aggiornata del modulo OT23 – anno 2022.

È stata pubblicata la guida alla compilazione del modulo OT23 e una versione aggiornata del modulo OT23 per inoltrare la domanda di riduzione del tasso medio per prevenzione per l’anno 2022.

INAIL prevede una riduzione del tasso medio di tariffa per le aziende che abbiano effettuato interventi per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in aggiunta a quelli previsti dalla normativa in materia e per l’implemntazione di un sistema di gestione per la Governance aziendale.
Per accedere alla riduzione, l’azienda deve presentare un’apposita istanza (, esclusivamente in modalità telematica, attraverso la sezione Servizi Online presente sul sito www.inail.it, entro il termine del 1° marzo 2022, unitamente alla documentazione probante richiesta dall’Istituto.


La domanda può essere presentata a prescindere dall’anzianità dell’attività (minore, uguale o maggiore di un biennio) assicurata nella posizione assicurativa territoriale (PAT), sempreché gli interventi migliorativi siano stati realizzati nell’anno precedente quello di presentazione della domanda.

I sistemi di gestione sicurezza (SGSL) in conformità a UNI EN ISO 45001:2018 https://www.sigmasei.it/shop/certificazioni/certificazione-uni-en-iso-45001

e l’implementazione del sistema di gestione organizzativo della Governance (231/01),https://www.sigmasei.it/shop/certificazioni/governance-231,

di cui ci occupiamo come società di consulenza, consentono di avere i 100 punti richiesti per la riduzione tasso.


Per maggiori dettagli sulla consulenza richiesta ai fini dell’ottenimento del beneficio: Paolo Polverosi 0571-99411.

Potete anche consultare l’istruzione operativa e il modulo qui allegati:

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Disegni+ e Marchi+ contributi a fondo perduto

12 milioni di € per le PMI messi a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Il 12 ed il 26 novembre 2024 apriranno i termini per la richiesta di incentivi al fine di sostenere la capacità innovativa e competitiva delle PMI attraverso la valorizzazione dei disegni/modelli e dei marchi sui mercati nazionali e internazionali.

Le PMI potranno richiedere un’agevolazione a fondo perduto sino all’80% dei costi da sostenere per lo sviluppo industriale di disegni e modelli già registrati a livello nazionale, europeo, internazionale e per la registrazione dei marchi dell’Unione europea e internazionali.

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Progetti di efficientamento energetico dei processi produttivi – Contributi

Decreto Dirigenziale n.22237 del 30/09/2024 è stato approvato il bando “PR FESR 2021- 2027 Azione 2.1.3 Progetti di efficientamento energetico dei processi produttivi – bando ” consultabile al seguente link: http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/DettaglioAttiD.xml?codprat=2024AD00000024600

Finalità del bando
Concessione di agevolazioni sotto forma di sovvenzione a fondo perduto – contributo in conto capitale.

Destinatari / beneficiari
Sono soggetti destinatari del bando:
– Imprese: micro e Pmi (Mpmi) e grandi imprese (GI) in forma singola;
– Professionisti in forma singola e studi associati composti da professionisti titolari di autonoma partita IVA. La domanda può essere presentata sia dal proprietario dell’immobile oggetto di domanda di contributo che dal soggetto che lo detiene per la gestione dell’attività economica (es. affittuario, locatario, gestore,etc.), fermo restando che il soggetto richiedente deve rispettare tutti i requisiti previsti dal bando.

Scadenza e presentazione domanda

La domanda è soggetta al pagamento dell‘imposta di bollo del valore di 16,00 euro salve disposizioni di legge che prevedono l’esenzione. La domanda potrà essere presentata a partire dalle ore 10.00 del 16 ottobre 2024 e fino alle ore 16.00 del 7 gennaio  2025.

Presentazione della domanda La domanda di agevolazione redatta secondo il modello di cui all’Allegato 1G in lingua italiana e presentata esclusivamente per via telematica sul nuovo sistema informativo “Sistema Fondi Toscana” (SFT) disponibile all’indirizzo https://sft.sviluppo.toscana.it/, deve essere compilata dal titolare/rappresentante legale del soggetto richiedente o suo delegato e sottoscritta dal titolare/rappresentante legale del richiedente. Per la compilazione della domanda di agevolazione, l’utente deve accedere al Sistema Fondi Toscana (SFT) all’indirizzo https://sft.sviluppo.toscana.it/ tramite la propria identità digitale:
• SPID Sistema Pubblico per l’identità digitale;
• CIE Carta d’identità Elettronica;
• CNS Carta Nazionale dei servizi.
 

Progetti ammissibili

I soggetti richiedenti di cui al paragrafo 4.1 del testo del bando che intendono realizzare un progetto di investimento riguardante l’efficientamento energetico dei processi produttivi delle imprese sul territorio della Regione Toscana in forza delle agevolazioni previste dal presente bando, devono presentare, unitamente alla domanda di aiuto un progetto corredato di tutta la documentazione indicata al paragrafo 6.1 ed in particolare della relazione tecnica di progetto (allegato 1H) di cui al paragrafo 5.1.1 del testo del bando.

Ciascuna domanda dovrà riguardare interventi da realizzarsi su una singola unità produttiva locale o sede operativa consistente in uno o più edifici o unità immobiliari di proprietà o nelle disponibilità del soggetto richiedente secondo le forme dell’ordinamento giuridico vigente ove si svolge, al momento della presentazione della domanda, un’attività economica identificata come prevalente rientrante in uno dei Codici ATECO di cui al paragrafo 4.1.1 del testo del bando.

  • È possibile presentare una domanda che riguarda più edifici o unità immobiliari solo qualora siano alimentati dallo stesso contatore elettrico e/o gas. In caso di più edifici o unità immobiliari aventi propri contatori elettrici e/o gas ma facenti parte dello stesso sito produttivo è possibile presentare un’unica domanda.


Tipologie di intervento ammissibili

Il progetto dovrà prevedere almeno una delle seguenti tipologie di intervento:

  • 1c) recupero calore di processo da forni, cogenerazioni, trasformatori, motori, compressori o da altre apparecchiature;
  • 2c) coibentazioni compatibili con i processi produttivi;
  • 3c) automazione e regolazione degli impianti di produzione;
  • 4c) movimentazione elettrica;
  • 5c) accumulo, riciclo e recupero acqua di processo;
  • 6c) accumulo, recupero acqua per teleriscaldamento;
  • 7c) rifasamento dell’impianto elettrico;
  • 8c) introduzione/sostituzione di motori, pompe, inverter, compressori, gruppi frigoriferi o pompe di calore;
  • 9c) sistemi di ottimizzazione del ciclo vapore;
  • 10c) altra tipologia di intervento che modifica l’impianto produttivo volto alla riduzione dei consumi energetici


Spese ammissibili

Sono ammissibili esclusivamente le seguenti voci di costo al netto di IVA, sostenute a partire dalla data di inizio progetto, convenzionale o anticipato, se direttamente pertinenti all’unità produttiva locale/sede operativa oggetto di intervento:
a) spese per investimenti materiali quali fornitura, installazione e posa in opera di impianti, macchinari, attrezzature, sistemi, materiali e componenti necessari alla realizzazione del progetto;
b) spese per opere edili ed impiantistiche strettamente necessarie e connesse alla realizzazione degli interventi oggetto della domanda;
c) spese tecniche per progettazione, direzione lavori, sicurezza, collaudo nonché certificazione degli impianti, dei macchinari, dei sistemi e delle opere, studi e/o consulenze specialistiche, indagini, diagnosi energetica (ad esclusione di quella prevista dall’art.8 del D.Lgs.102/2014).

Le suddette spese tecniche sono ammesse in misura non superiore al 10% del totale delle spese ammissibili e comunque di importo non superiore a 25.000 euro purché le stesse siano strettamente connesse e necessarie alla preparazione e realizzazione degli interventi oggetto della domanda, come risultante in modo specifico ed univoco da idonea documentazione contrattuale inerente l’affidamento dei relativi incarichi.

  • Massimali di investimento L’importo totale delle spese ammissibili del progetto presentato deve essere non inferiore a 100.000 euro e non superiore a 500.000 euro. La dimensione minima dell’investimento per l’intero progetto dovrà essere mantenuta e assicurata sia in fase di richiesta di eventuali variazioni che in fase di rendicontazione delle spese sostenute per la sua realizzazione. Pertanto, qualora a seguito delle verifiche istruttorie in fase di richieste di variazione e/o di rendicontazione delle spese sostenute, dovesse risultare che quelle effettivamente ammesse siano inferiori a tale dimensione minima, il contributo concesso sarà revocato.
     

Tipo di agevolazione (forma e intensità)

L’agevolazione è concessa nella forma della sovvenzione in c/capitale ai sensi dell’artt.38 e 49 del Reg.UE 651/2014 della Commissione del 17/06/2014 e ss.mm.ii. che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli artt. 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
Non possono essere concessi contributi superiori alle soglie di cui all’articolo 4, paragrafo 1 del regolamento (UE) n. 651/2014. L’agevolazione è concessa  con le seguenti intensità massima di aiuto rispetto alla spesa ritenuta ammissibile a seguito di valutazione:

Dotazione finanziaria

Le risorse assegnate per l’attuazione del bando per progetti di efficientamento energetico dei processi produttivi a valere sulle annualità 2025-2026 del bilancio finanziario gestionale 2024-2026 per l’azione 2.1.3 “Efficientamento energetico delle imprese” sono pari a 1 milione 707 mila .359,50 euro nell’ambito degli stanziamenti dei capitoli 53477, 53478 e 53479.

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Certificazione responsabilità sociale SA 8000-2025

Pubblichiamo la bozza dello standard SA 8000 versione 2025, a cui abbiamo partecipato alla stesura, con FAQ di feedback di miglioramento:
https://sa-intl.org/sa8000-standard-revision-2024/

La sigla SA 8000 (tecnicamente SA8000:2014; SA sta per Social Accountability) identifica uno standard internazionale di certificazione redatto dal CEPAA (Council of Economical Priorities Accreditation Agency) e volto a certificare alcuni aspetti della gestione aziendale attinenti alla responsabilità sociale d’impresa (o CSR, dall’inglese Corporate Social Responsibility).

La norma internazionale ha quindi lo scopo di migliorare le condizioni lavorative a livello mondiale e soprattutto permette di definire uno standard verificabile da enti di certificazione per:

  • il rispetto dei diritti umani
  • il rispetto del diritto del lavoro
  • la tutela contro lo sfruttamento minorile
  • le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro
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Sistema nazionale di certificazione delle competenze professionali

Entro maggio 2025, i Fondi Interprofessionali, Formatemp, Unioncamere e Sviluppo Lavoro Italia, in qualità di enti titolari delegati, devono adottare il quadro regolamentare delle condizioni di fruizione e garanzia dei servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze, come previsto dal Decreto del Ministero del Lavoro di agosto 2024.
I fondi interprofessionali e Formatemp devono definire il loro sistema di accreditamento di enti titolati, quelli che potranno fare l’individuazione e la validazione di competenze.

Ogni fondo avrà quindi un suo elenco di enti accreditati all’erogazione di questi servizi che potranno essere anche gli stessi loro accreditati per la formazione.

Il decreto prevede che i fondi interprofessionali possono accreditare come loro enti titolati quelli già titolati in altri ambiti o accreditati dalle Regioni e Province Autonome e le imprese dotate di strutture formative aziendali interne o collegate o anche di gruppo o di rete di imprese. Unioncamere individua i suoi enti titolati tra gli enti del sistema camerale o tra quelli da essi partecipati già titolati in altri ambiti o accreditati a svolgere attività di formazione professionale.

Sviluppo Lavoro Italia predispone invece l’elenco dei Centri Duale Nazionale per lo sviluppo delle competenze professionali.
Il nuovo decreto individua anche i contesti in cui sarà possibile ottenere l’attestazione di messa in trasparenza spendibile anche in termini di crediti di formativi: tirocini promossi dal ministero del Lavoro, l’apprendistato professionalizzante, il servizio civile universale, il volontariato, i progetti utili alla collettività, i lavori socialmente utili e i percorsi di formazione e accompagnamento all’imprenditorialità e all’autoimpiego promossi dallo stesso ministero.
L’inclusione di questi attori e casistiche nel sistema nazionale di certificazione delle competenze consentirà a tutti di valorizzare competenze acquisite in contesti di apprendimento non formale e informale, riconoscibili anche dal sistema di istruzione e formazione dell’apprendimento formale finalizzato al conseguimento di titoli di studio e di formazione. In questo modo, qualunque esperienza lavorativa ed extra-lavorativa che consente di acquisire competenze costituirà patrimonio formativo personale riconosciuto da un ente accreditato della rete dei servizi al lavoro.
Nel fascicolo elettronico del lavoratore, saranno così registrate le attestazioni di competenze acquisite e certificate lungo tutto l’arco della sua vita attiva, integrando sostanzialmente quanto sinora realizzato solo amministrativamente con la scheda anagrafica professionale.

Tutte le esperienze formative saranno infatti attestate secondo standard minimi che prevedono il rilascio in formato digitale aperto e la firma digitale, utili alla conservazione delle attestazioni, alla duplicazione e alle verifiche di autenticità.

Per maggiori informazioni sul nuovo accreditamento 0571-994111.

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Patente a punti in Edilizia

Nella Gazzetta Ufficiale n. 221 è stato pubblicato il DM 18 settembre 2024 n. 132, che introduce la patente a punti per i cantieri temporanei o mobili, come previsto dall’art. 29 comma 19 del DL 19/2024 (decreto “PNRR”).
Secondo l’art. 89 comma 1 lett. a) del DLgs. 81/2008, un cantiere temporaneo o mobile è un luogo dove si svolgono lavori edili o di ingegneria civile.
Dal 10 ottobre 2024, la patente diventa obbligatoria e sarà rilasciata dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro dopo la verifica dei requisiti tramite la documentazione fornita dal responsabile legale dell’impresa o dal lavoratore autonomo richiedente.
La documentazione richiesta, come indicato all’art. 1 del decreto, può essere autocertificata:

  • iscrizione alla Camera di Commercio
  • DURC valido,
  • certificazione di regolarità fiscale

o dichiarata con atto di notorietà:

  • adempimento degli obblighi formativi sicurezza, primo soccorso, antincendio,
  • DVR valido,
  • Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e nomine interne addetti SGSL.


Dichiarazioni false comporteranno la revoca della patente.Sono esentate dall’obbligo le imprese con attestato di qualificazione SOA ex DLgs. 36/2023 (codice dei contratti pubblici).
Esclusi dall’obbligo di certificazione sono coloro che, pur operando nei cantieri temporanei o mobili, effettuano solo forniture (consegna di materiali) o prestazioni di natura intellettuale (progettisti e direttori dei lavori).

A disposizione per ulteriori informazioni: 0571-99411

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Regione Toscana contributi per l’efficientamento energetico e la produzione di energia rinnovabile nelle imprese

La Regione Toscana ha approvato i punti chiave di tre bandi per incentivare l’efficienza energetica e la produzione di energia rinnovabile nelle aziende, offrendo contributi in conto capitale fino al 50% delle spese sostenute. Queste iniziative rientrano nel Programma Regionale FESR 2021-2027 e i regolamenti correlati verranno ufficializzati a breve.

Produzione di energia da fonti rinnovabili per le imprese – Delibera n° 962/2024

Destinatari: micro, piccole, medie imprese e grandi imprese in forma singola, appartenenti a pressoché tutti i settori di interesse industriale
Interventi ammissibili:
impianti solari termici;
impianti geotermici a bassa entalpia;
pompe di calore;
impianti solari fotovoltaici ed eventuali sistemi di accumulo;
teleriscaldamento/teleraffrescamento efficienti.
Dimensione degli investimenti: l’importo totale delle spese ammissibili del progetto presentato deve essere non inferiore a 20.000 euro e non superiore a 500.000 euro.
Tipologia di aiuto: contributo in conto capitale nella misura massima del 50% per micro e piccola impresa, 40% per media impresa, 30% per grande impresa.

Progetti di efficientamento energetico dei processi produttivi – Delibera n°963/2024

Destinatari: micro, piccole, medie imprese e grandi imprese in forma singola, appartenenti a pressoché tutti i settori di interesse industriale
Interventi ammissibili:
recupero calore di processo da forni, cogenerazioni, trasformatori, motori, compressori o da altre apparecchiature;
coibentazioni compatibili con i processi produttivi;
automazione e regolazione degli impianti di produzione;
movimentazione elettrica;
accumulo, riciclo e recupero acqua di processo;
accumulo, recupero acqua per teleriscaldamento;
rifasamento dell’impianto elettrico;
introduzione/sostituzione di motori, pompe, inverter, compressori, gruppi frigoriferi o pompe di calore;
sistemi di ottimizzazione del ciclo vapore;
altra tipologia di intervento che modifica l’impianto produttivo volto alla riduzione dei consumi energetici
Dimensione degli investimenti: l’importo totale delle spese ammissibili del progetto presentato deve essere non inferiore a 100.000 euro e non superiore a 500.000 euro.
Tipologia di aiuto: contributo in conto capitale nella misura massima del 25% per micro e piccola impresa, 20% per media impresa, 15% per grande impresa.

Progetti di efficientamento energetico degli immobili sedi di imprese – Delibera n° 964/2024
Destinatari: micro, piccole, medie imprese e grandi imprese in forma singola, appartenenti a pressoché tutti i settori di interesse industriale
Interventi ammissibili:
recupero calore di processo da forni, cogenerazioni, trasformatori, motori, compressori o da altre apparecchiature;
coibentazioni compatibili con i processi produttivi;
automazione e regolazione degli impianti di produzione;
movimentazione elettrica;
accumulo, riciclo e recupero acqua di processo;
accumulo, recupero acqua per teleriscaldamento;
rifasamento dell’impianto elettrico;
introduzione/sostituzione di motori, pompe, inverter, compressori, gruppi frigoriferi o pompe di calore;
sistemi di ottimizzazione del ciclo vapore;
altra tipologia di intervento che modifica l’impianto produttivo volto alla riduzione dei consumi energetici
Dimensione degli investimenti: l’importo totale delle spese ammissibili del progetto presentato deve essere non inferiore a 100.000 euro e non superiore a 500.000 euro.
Tipologia di aiuto: contributo in conto capitale nella misura massima del 25% per micro e piccola impresa, 20% per media impresa, 15% per grande impresa.

Tipologia di aiuto: contributo in conto capitale nella misura massima del 25% per micro e piccola impresa, 20% per media impresa, 15% per grande impresa.



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