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PNRR Bando Transizione digitale e verde settore culturale e creativo

A breve aperto il bando per la transizione digitale e verde del settore culturale e creativo. Obiettivo quello di sostenere la ripresa delle attività culturali incoraggiando l’innovazione e l’uso della tecnologia digitale in tutta la catena del valore; favorire l’approccio verde in tutta la filiera culturale e creativa. Questo con un occhio di riguardo per la parità di genere, la valorizzazione dei giovani e il superamento del divario territoriale Nord-Sud, con almeno il 40% delle risorse alle regioni del Mezzogiorno.

DESTINATARI

Destinatarie degli investimenti saranno le micro e piccole imprese nate entro il 2020 e operanti su tutto il territorio nazionale, nonché le organizzazioni culturali e creative profit e no profit e i soggetti del Terzo Settore, con attività che si basano su valori culturali ed espressioni artistiche e altre espressioni creative individuali o collettive.

Questo significa che sono incluse tutte le organizzazioni che si occupano di musica, radio e audiovisivo, moda, architettura e design, arti visive, spettacoli dal vivo e festival, patrimoni materiali e immateriali (come le biblioteche), artigianato artistico ed editoria e letteratura.

OBIETTIVI

Sono quattro gli obiettivi chiave posti dal bando, rispettivamente due in ottica digitale e due in ottica ecologica:

  • il miglioramento dell’ecosistema culturale incoraggiando la cooperazione;
  • il sostentamento finanziario della produzione attraverso l’innovazione digitale;
  • la riduzione dell’impatto ecologico degli eventi;
  • la promozione di una progettazione ecocompatibile.

CONTRIBUTI

Contributi a fondo perduto che possono toccare al massimo l’80% della spesa dei progetti (per un tetto di 75mila euro) per progetti da concludersi entro 18 mesi dalla sottoscrizione dell’ammissione e non oltre giugno 2026.

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CCIAA Firenze: ripartiamo in digitale – bando 2022

Soggetti beneficiari
Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente Disciplinare le microimprese, le piccole imprese e le medie imprese come definite dall’Allegato 1 al Regolamento n. 651/2014/UE della Commissione Europea, aventi sede legale nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Firenze, e in regola con il pagamento del diritto annuale.
Non possono presentare domanda le imprese a cui sono stati già erogati contributi a valere sul “Disciplinare voucher digitali I4.0 – annualità 2020 e/o 2021” della Camera di Commercio di Firenze.

Risorse disponibili e finalità del disciplinare
Le risorse a disposizione ammontano a euro 633.300,00 e sono riservate alle singole imprese di tutti i settori, quale sostegno economico finalizzato alle iniziative di digitalizzazione Impresa 4.0 anche orientate alla sostenibilità ambientale.
Nello specifico, le risorse sono destinate all’acquisizione di servizi di consulenza e formazione e all’acquisto di beni e servizi strumentali.
Ciascuna impresa può presentare una sola richiesta.

Valore del voucher
Fino a euro 6.000 nella misura del 50% dell’importo complessivo delle spese ammesse ed effettivamente sostenute, oltre la premialità di cui all’art. 4 del disciplinare, relativo al rating di legalità.
L’investimento minimo richiesto è di euro 3.000.

Spese ammissibili
Sono ammissibili le spese per:
– servizi di consulenza e/o formazione relativi ad una o più tecnologie tra quelle previste all’art. 2, comma 2 del Disciplinare.
– acquisto di beni e servizi strumentali funzionali all’acquisizione delle tecnologie abilitanti i processi digitali.

Tutte le spese possono essere sostenute a partire dal 1° gennaio 2022 fino al 90° giorno successivo alla data della Determinazione di approvazione della graduatoria delle domande ammesse a contributo.

Per quanto riguarda i fornitori di cui l’impresa dovrà avvalersi per i servizi di consulenza e formazione sono previsti specifici requisiti.
Per quanto riguarda i fornitori di beni strumentali non sono previsti particolari requisiti.

Modalità d’invio delle domande
Le domande potranno essere inoltrate dalle ore 10:00 del 18.05.2022 alle ore 17:00 del 31.05.2021 (salvo eventuale chiusura per esaurimento delle risorse disponibili).

Sigma sei, all’interno di questo bando propone una piattaforma per la gestione della sostenibilità ambientale, che usufruisce del 50% di contributo. Per maggiori informazioni: Paolo Polverosi 0571.994111.

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SISTEMA DI GESTIONE DELLA PARITÀ DI GENERE AI SENSI DELLA PDR UNI 125:2022

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è il piano elaborato dall’Italia per favorire lo sviluppo ed il rilancio economico del paese. Questa iniziativa, di notevole impatto economico, è strutturata in sei Missioni: ogni missione è dedicata alla realizzazione di interventi in una specifica materia.

Una partita molto importante sulla quale si baserà lo sviluppo del paese è quella dell’eguaglianza di genere. Questo, lo sanno molto bene le istituzioni europee che con il PNNR vogliono spingere le politiche di Gender Equality e promuovere una maggiore istruzione e occupazione femminile.

Implementare politiche di Gender Equality è la chiave di accesso ai fondi del PNNR per quelle imprese che si impegnino a dotarsi nel corso del primo anno di progetto, di un ‘Bilancio di genere’ e un ‘Piano di uguaglianza di genere’, in analogia al Gender Equality Plan (GEP) prerequisito previsto per tutti i progetti Horizon.

Cosa è un Gender Equality Plan?

Un Gender Equality Plan è la formalizzazione da parte di un’impresa delle azioni strategiche volte a raggiungere l’uguaglianza di genere, attraverso l’impegno concreto e la messa in opera di iniziative ben definite.

Questo strumento nasce come criterio di eleggibilità per l’ammissione a finanziamenti europei, ad esempio Horizon Europe, in linea con gli obiettivi di sviluppo prioritari dell’Unione Europea.

Il Gender Equality Plan (GEP) può essere inteso come uno strumento per guidare le aziende in un percorso di consapevolezza rispetto al proprio livello di attenzione al tema dell’inclusione di genere, implementandolo nei processi decisionali.

L’obiettivo primario del Gender Equality Plan (GEP) è l’identificazione dei pregiudizi di genere presenti in azienda e la riduzione del Gender Gap attraverso l’eradicazione dei pregiudizi consolidati. L’approccio del Gender Equality Plan si basa su dati concreti e obiettivi misurabili, finalizzati a rendere oggettivo il progresso dovuto alle iniziative implementate e monitorate nel tempo.

È da tempo noto che le aziende che hanno maggiore successo sono quelle che al loro interno riescono a creare e mantenere un modello di lavoro che punti con decisione sull’inclusività.

A questa consapevolezza si aggiunge uno sviluppo normativo sempre più vicino a questi temi, richiamati direttamente dal PNRR con l’introduzione della Certificazione della Parità di Genere.

Adesso tale certificazione è anche utile per partecipare positivamente alle gare d’appalto e i finanziamenti secondo il PNRR.

La PdR UNI sulla Parità di Genere definisce le linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere, che prevede la strutturazione e adozione di un insieme di indicatori prestazionali (KPI) inerenti le politiche di parità di genere nelle organizzazioni.

La PdR prevede la misura, la rendicontazione e la valutazione dei dati relativi al genere nelle organizzazioni con l’obiettivo di colmare i gap attualmente esistenti nonché incorporare il nuovo paradigma relativo alla parità di genere nel DNA delle organizzazioni e produrre un cambiamento sostenibile e durevole nel tempo.

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Contratti di filiera e di distretto in agricoltura


I contratti di filiera e di distretto, istituiti con la legge finanziaria del 2003, articolo 66 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, sono uno dei principali strumenti di sostegno alle politiche agroindustriali gestiti dall’Amministrazione.

Vengono stipulati tra i soggetti della filiera agroalimentare e il Ministero per rilanciare gli investimenti nel settore agroalimentare al fine di realizzare programmi d’investimento integrati a carattere interprofessionale e aventi rilevanza nazionale. I contratti di filiera, partendo dalla produzione agricola, si sviluppano nei diversi segmenti della filiera agroalimentare, intesa come insieme delle fasi di produzione, trasformazione, commercializzazione e distribuzione dei prodotti agricoli e agroalimentari.

Il contributo dello Stato ai contratti di filiera e di distretto è concesso, in coerenza con la normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato, per diverse tipologie di investimenti.

Le spese ammissibili comprendono le seguenti tipologie:

  • investimenti per la produzione primaria, per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli;
  • per la promozione e la pubblicità di prodotti di qualità certificata o biologici,
  • ricerca e sperimentazione.

Caratteristica del contratto di filiera è la multiregionalità degli interventi, con costi ammissibili sino all’85% per singola regione per un ammontare totale che va da 4 a 50 milioni di euro.

Il Ministero delle Politiche agricole ha pubblicato le istruzioni per la presentazione delle domande relative al V Bando dedicato ai contratti di filiera e di distretto. Si tratta di una delle misure previste dal Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con cui sono stati stanziati 1,2 miliardi di euro, di cui 380 milioni utilizzati per lo scorrimento della graduatoria precedente e 300 milioni destinati al metodo biologico.

Domande dal 23 maggio 2022.

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Bandi Pnrr e i contributi a fondo perduto 2022 per le imprese


Il 2022 è anno importante per le imprese che, grazie alle ingenti risorse messe in campo dal Pnrr, possono pianificare nuovi investimenti e arginare gli effetti negativi che lo shock pandemico e la Guerra Russia-Ucraina sta avendo sull’economia italiana.

Le opportunità per le imprese a valere sui fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr):

PNRR Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali
Serve a supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali (software e piattaforme digitali) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
PNRR Credito d’imposta ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica
Per stimolare gli investimenti in ricerca e sviluppo nell’ambito del paradigma 4.0 e dell’economia circolare.
PNRR Credito d’imposta formazione 4.0
Indispensabile per sostenere le imprese nel processo di trasformazione tecnologica e digitale creando o consolidando le competenze nelle tecnologie abilitanti necessarie a realizzare il paradigma 4.0.
PNRR Credito d’imposta Società Benefit
Per sostenere il rafforzamento del sistema delle società benefit nell’intero territorio nazionale è prevista la concessione, a titolo di de minimis (piccola entità) di un credito d’imposta nella misura del 50% delle spese di costituzione o trasformazione sostenute dalle società benefit
PNRR Fondo impresa femminile

Prevede una dotazione di 40 milioni di euro, al fine di promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile, la diffusione dei valori dell’imprenditorialità e del lavoro tra la popolazione femminile per massimizzare il contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese.
PNRR Green New Deal: transizione ecologica e circolare
Prevede agevolazioni finanziarie e contributi a fondo perduto a sostegno degli investimenti industriali finalizzati alla realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare coerenti con gli ambiti d’interventi del “Green new deal italiano”.
PNRR Fondo Simest 394
Il fondo prevede contributi a fondo perduto dal 25% e fino al 40% per le imprese del Sud su transizione digitale ed ecologica.
Nuova Sabatini 2022
La misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali a uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali con finanziamento agevolato e contributi a fondo perduto.
Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole
Destinato a favorire gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi da parte delle imprese agricole attive nel settore della produzione agricola primaria, della trasformazione di prodotti agricoli e della commercializzazione di prodotti agricoli.
Fondo IPCEI – Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo
Per supportare le attività degli italiani impegnati nella realizzazione di Ipcei, cioè d’importanti progetti di comune interesse europeo.
Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse
Un contributo a fondo perduto a favore delle attività che, a causa delle restrizioni per l’emergenza pandemica da Covid 19, sono state costrette a chiudere per almeno 100 giorni.
Fondo per il trasferimento tecnologico
Per accelerare la ripresa del sistema produttivo nazionale sviluppando tecnologie strategiche che favoriscono la competitività del Paese
Finanziamenti per Pmi vittime di mancati pagamenti

Il Fondo per il credito alle PMI e ai professionisti vittime di mancati pagamenti è dotato di 30 milioni di euro.

PNRR Contratti di sviluppo. Batterie e rinnovabili, Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile
Investimenti: Tecnologia PV.

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PNRR Filiere industriali strategiche e innovative e Rinnovabili e batterie

A partire dalle ore 12 di lunedì 11 aprile le imprese potranno presentare domanda di agevolazione per gli investimenti nelle filiere industriali strategiche e innovative, anche nei settori delle rinnovabili e delle batterie, attraverso lo strumento dei nuovi Contratti di sviluppo che ha a disposizione risorse complessive pari a circa 3,1 miliardi di euro.

Contratti di sviluppo per il sostegno di programmi di sviluppo coerenti con le finalità della:

Misura M1C2 Investimento 5.2 “Competitività e resilienza delle filiere produttive” del Piano nazionale di ripresa e resilienza, secondo quanto disposto dal decreto del Ministro dello sviluppo economico 13 gennaio 2022 nei seguenti settori:

a) Agroindustria;
b) Design, Moda e Arredo;

c) Automotive;
d) Microelettronica e semiconduttori;
e) Metallo ed elettromeccanica;
f) Chimico/farmaceutico.

Misura M2C2 Investimento 5.1 “Rinnovabili e batterie” del Piano nazionale di ripresa e resilienza, secondo quanto disposto dal decreto del Ministro dello sviluppo economico 27 gennaio 2022.

Le domande di agevolazioni, dovranno essere presentate all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.A. – Invitalia.

Per maggiori informazioni Paolo Polverosi 0571-994111

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