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Ad aprile 2023 sul ruolo della consulenza di management a supporto dell’attuazione del Pnrr è intervenuto l’ex Presidente del Consiglio Romano Prodi, sottolineando che:

il PNRR è un esercizio complicato per cui occorre oliare tutte le macchine per poter andare avanti….Non so se saremo in grado di utilizzare tutte le risorse, ma si può accelerare, purché si faccia meno dottrina e più concretezza. Bisogna concentrare di più gli obiettivi. Vedo che si afferma sempre di più la necessità di affidarsi ai consulenti, contro i quali non ho nulla, ma questo non è il modo per migliorare la nostra burocrazia e la capacità decisionale nella Pubblica Amministrazione, anch’esse obiettivi del miracoloso Pnrr, a cui sembra sia stato dato il compito di risolvere tutti i mali. Non credo che lo spargere i denari in mille rivoli aumenti la produttività”…”

L’intervento di Romano Prodi riflette un sentire molto comune della politica e della burocrazia italiana.

Quella che vede i consulenti come un “corpo estraneo” alla burocrazia pubblica e come tali incapaci di apportare reale “capacity building” e miglioramenti nella produttività nella Pubblica Amministrazione.

Nella mia attuale esperienza individuale come consulente Esperto Task force PNRR di Funzione Pubblica posso dire che le criticità esistono nel rapporto Consulenti-Pubblica amministrazione, ma il supporto della consulenza è fondamentale per aumentare velocemente le competenze e il capitale umano nella pubblica amministrazione.

Per gestire progetti complessi, come quelli del PNRR e per semplificare i processi autorizzativi, che spesso rallentano la realizzazione delle opere pubbliche, occorre una nuova formazione per i Dirigenti e i titolari di Posizioni organizzative.

La partecipazione attiva a progetti per la gestione di processi complessi, con nuove competenze di Project Management, Transizione digitale ed ambientale è indispensabile per i funzionari pubblici e per il cambio culturale atteso nell’organizzazione degli EELL.

Ed è qui la criticità emergente, quella di avere referenti interni direzionali nella Pubblica amministrazione disponibili alla formazione e alla partecipazione ai progetti di capacity building dei consulenti incaricati.

I Dirigenti pubblici devono infatti esprimere in questa fase il massimo sforzo per l’attuazione dei progetti PNRR.

Le attività oggetto di consulenza e formazione avrebbero dovuto precedere il momento dell’attuazione dei progetti PNRR.

La critica, poi,che affidare progetti a consulenti, non aiuti a concentrare gli obiettivi, è totalmente fuorviante. Il consulente lavora a supporto delle attività dei Dirigenti pubblici, non vive di autonomia propria.

Bisogno di informazioni?